E' citando il Liga nel titolo che voglio iniziare questo articolo. Vi parlerò, cari amici, di vicende totalmente diverse tra loro, ma allo stesso tempo tremendamente uguali, che mi sono capitate nella mia vita lavorativa e allo stesso tempo nella mia vita teatrale.
Ma partiamo dall'inizio, mi presento: Sono Stefano Cozzolino, Membro Attore (almeno sembra) e Fondatore della Compagnia teatrale amatoriale “I SenzaPalco”, e nella vita privata sono padre di 2 splendidi figli e marito di una splendida moglie; nella vita lavorativa invece, sono, da ormai più di 10 anni, un piccolo imprenditore (o almeno ci provo). Ed è da quest'ultimo punto che voglio partire.
Come ben sapete, il Covid e le guerre arrivate subito dopo hanno messo letteralmente in crisi numerose attività, tra cui la mia. Non tanto per il Covid, dove noi personalmente abbiamo fatto numeri che mai avevamo fatto prima (attività nel settore alimentare), ma quanto per la guerra in Ucraina avvenuta subito dopo, dove l'aumento SPROPOSITATO di bollette e materie prime ci ha messo letteralmente KO. In questi ultimi due anni abbiamo vissuto il periodo più difficile della storia della nostra azienda e abbiamo passato e superato NUMEROSISSIME difficoltà. Molte delle quali, lo ammetto, sono arrivate anche per nostre responsabilità, l'inesperienza e la voglia di spaccare il mondo ti portano a commettere errori, e questi errori, ci hanno portato a vendere la nostra attività da qualche giorno.
In questi due anni ce ne sono capitate di tutti i colori, da rifiuti di prestiti bancari a guasti inaspettati, e ogni volta è stata sempre una dura botta al cuore. Ogni volta a tirarsi su le maniche e cercare nuove soluzioni, ogni volta un problema difficile da risolvere.
Ecco, arrivati a questo punto però, sono arrivato a uno stato di “pace”, dove ogni cosa che mi succede la prendo come PARTE DEL PERCORSO. Tutto quello che mi accade ora so che fa parte di un percorso che ho deciso di intraprendere molti anni fa, e quindi, ogni volta che faccio un errore, che succede qualcosa di inaspettato, io ringrazio che mi sia successa, perché sto imparando una lezione nuova, sto imparando qualcosa che mi sta aiutando a crescere, e che mi porterà prima o poi, a dove io voglio arrivare.
Ed è da quest'ultimo punto che mi voglio collegare al teatro, e in particolar modo al nostro ultimo meraviglioso spettacolo “Arsenico e vecchi merletti”.
Come sapete siamo andati in scena con la prima di questo nuovo spettacolo sabato 16 marzo alle 21 al Teatro Ideal di Varedo (se ve la siete persa, andate sul nostro sito www.isenzapalco.it
e scegliete la data e il luogo più adatto a voi per venirci a vedere a teatro nei prossimi mesi), ma quello che tutti non sanno è che questo spettacolo lo abbiamo iniziato a preparare nella stagione 2018/2019.
La domanda che viene spontanea è: “E come mai siete andati in scena solo nel 2024?”, la risposta è tanto semplice quanto complessa.
Settembre 2018: decidiamo di preparare lo spettacolo “Arsenico e vecchi merletti”, decidiamo le parti, iniziamo a provare, allestiamo la nostra super scenografia e in men che non si dica siamo a maggio 2019, iniziamo a cercare teatri che ci facciano esibire per il mese di settembre ed ecco la sorpresa: una compagnia professionista ha bloccato i diritti d'autore di questo spettacolo per un anno intero: ergo, nemmeno noi che siamo una compagnia amatoriale possiamo esibirci con lo spettacolo che abbiamo preparato per una stagione intera. Il duro lavoro di mesi e mesi frantumato da una regola così rigida quanto sciocca: diciamoci la verità, quale fastidio potremmo mai dare noi come compagnia amatoriale ad una compagnia professionista? Potremmo mai togliere del pubblico a loro? Perché non c'è distinzione fra professionisti ed amatoriali?
Ecco, con tutte queste domande a cui non siamo riusciti a venire a capo, abbiamo dovuto sospendere il nostro spettacolo e iniziare a prepararne un altro.
Sicuramente ci è mancata la preparazione (avremmo dovuto svegliarci prima a cercare un teatro, e forse a conoscenza di questa regola lo avremmo fatto), ma siamo sicuri che forse non sia stata una benedizione quello che ci è successo?
Avendolo preparato e messo in scena quest'anno, dopo altri spettacoli e altri titoli portati in scena da noi nel corso degli anni successivi, abbiamo raggiunto una maturità e una consapevolezza dei nostri mezzi e delle nostre capacità che prima sicuramente non avevamo. Il percorso ci ha portato a riprendere questo spettacolo e a farlo al momento PERFETTO. Abbiamo studiato bene, con accortezze che prima non avevamo la briga di prenderci, abbiamo curato ogni dettaglio, sia di scenografia che di costumi, che di messa in scena. Abbiamo aggiunto alla nostra compagnia due persone che ci hanno aiutato a crescere teatralmente, abbiamo avuto dei trucchi fantastici di truccatrici (quasi) professioniste, insomma, tutto era perfetto.
Quindi, alla fine dei conti, abbiamo ringraziato quella stupida regola che qualche anno fa ci impedì di portare in scena questo meraviglioso spettacolo, perché ci ha dato la possibilità di portarlo oggi, e di aver fatto, a nostro parere, lo spettacolo più bello e difficile con cui mai ci siamo esibiti.
Alla fine, faceva tutto parte del percorso.
Stefano Cozzolino , Attore e Fondatore de “I SenzaPalco”